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      Oggi per ottenere 450 ettolitri di patate è d'uopo lavorare ogni anno una superficie di 20 ettari o più, piantare e più tardi rincalzare le piante, strappare le cattive erbe colla zappa, e così di seguito. Si sa quanta fatica ciò costi. Per il riparo di vetro s'impiegherà forse, in principio, una mezza giornata di lavoro per metro quadrato; ma, tale opera compiuta, si economizza la metà, se non i tre quarti del lavoro successivo.
      Ecco dei «fatti», ecco i risultati ottenuti, verificati, ormai noti, di cui ciascuno può convincersi visitando quelle coltivazioni. E questi fatti, non bastano essi per dar la misura di ciò che l'uomo può ottenere dal suolo se lo coltiva e lo cura con intelligenza?
     
     
      V.
     
      In tutti i nostri ragionamenti noi abbiamo calcolato sulla scorta di precedenti già accettati ed in parte messi in pratica. La coltivazione intensiva dei campi, le pianure irrigate dagli scoli delle fogne, l'orticoltura, l'ortaglia infine sotto vetro, sono realtà esistenti. Come Leonzio di Lavergne l'aveva preveduto trent'anni fa, la tendenza dell'agricoltura moderna consiste nel ridurre quanto è possibile lo spazio coltivato, nel creare suolo e clima, nel concentrare il lavoro e nel riunire tutte le condizioni necessarie alla vita delle piante.
      Questa tendenza è sorta dal desiderio di realizzare larghi compensi sulla vendita delle primizie. Ma dacchè i processi di coltivazione intensiva si sono trovati, si generalizzano e si estendono ai legumi più comuni, perchè permettono di procurarsi «maggior copia» di prodotti con «minor» lavoro e maggior sicurezza.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Leonzio Lavergne