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      Nel 1890, lo Spencer, in un suo articolo sulla Nineteenth Century prese ad esaminare il sentimento di simpatia negli animali, ma per lui l'uomo primitivo restò sempre l'homo homini lupus. Del resto, lo Spencer aveva in comune col Nostro la concezione solidarista della vita sociale, e ne fanno fede i due trattati Azione di governo e i Principii di Sociologia.
      Il Kropotkin non si trova isolato, nella corrente darwinista. Darwin, quando, a distanza di dodici anni dalla pubblicazione dell'Origine delle specie, scrisse poi L'Origine dell'uomo, aveva molto limitato il suo concetto della lotta per la esistenza. In questa seconda opera, egli sosteneva che le specie animali che contengono il più gran numero di individui simpatici fra loro hanno le maggiori probabilità di mantenersi e di lasciare una larga progenitura, e sosteneva che l'istinto sociale è, in ogni animale, più forte, permanente ed attivo dell'istinto della conservazione personale. Così non bisogna credere che l'Huxley appartenesse alla schiera dei falsi darwinisti, predicanti il diritto del più forte e le necessità vitali della lotta senza tregua e senza quartiere tra razza e razza, popolo e popolo, individuo e individuo. Egli, nella prefazione del 1894 alla ristampa di Evoluzione ed Etica, distingue l'evoluzione in cosmica ed etica.6 L'evoluzione cosmica è il prodotto del contenuto animato ed inanimato dell'universo, e poichè nel nostro pianeta non c'è posto e cibo sufficiente per tutti gli animali, ne deriva una lotta furiosa nella quale il più forte sopravvive e trasmette la sua forza ai propri discendenti.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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