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      Esaminerò, nei capitoli dedicati ai selvaggi e ai barbari, fino a qual punto questa affermazione, che è stata troppo compiacentemente ripetuta, senza critica sufficiente, dopo Hobbes, è confermata da quanto sappiamo dei periodi primitivi dello sviluppo umano.
      Dopo aver esaminato il numero e l'importanza delle istituzioni dell'aiuto reciproco, formate dal genio creatore delle masse selvagge e semiselvagge durante il periodo delle tribù, e ancor più durante il successivo periodo dei comuni rurali, e dopo aver constatato l'immenso influsso che queste istituzioni primitive ànno esercitato nell'ulteriore sviluppo dell'umanità fino all'epoca attuale, fui spinto ad estendere le mie ricerche anche alle epoche storiche. Studiai particolarmente quel periodo, così interessante, delle libere repubbliche urbane del Medioevo, delle quali non s'era ancora riconosciuta abbastanza l'universalità nè apprezzata l'influenza sulla nostra civiltà moderna. Infine, ò cercato d'indicare brevemente l'immensa importanza che gli istinti di solidarietà, trasmessi all'umanità dalla ereditarietà di una lunghissima evoluzione, agiscono ancor oggi nella nostra società moderna; in questa società che si pretende poggi sul principio «ciascuno per sè e lo Stato per tutti», ma che non l'à mai realizzato e non lo realizzerà mai.
      Si può obiettare a questo libro che tanto gli animali quanto gli uomini vi sono presentati sotto una luce troppo favorevole; che si è insistito sulle loro qualità socievoli, mentre i loro istinti anti-sociali ed individualisti sono a mala pena considerati.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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