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      In quanto ai mammiferi, Kessler à già fatto notare come conosciamo poco il loro modo di vivere. Molti fra essi sono notturni, altri si nascondono sotto terra e quei ruminanti di cui la vita sociale e le migrazioni offrono il più grande interesse, non permettono all'uomo di avvicinare i loro branchi. Intorno agli uccelli abbiamo il maggior numero di notizie, e tuttavia la vita sociale di molte specie non è ancora conosciuta che imperfettamente. Ma non abbiamo da rammaricarci per la mancanza di fatti ben constatati, come vedremo in quello che segue.
      Non ò bisogno d'insistere sulle associazioni del maschio e della femmina per allevare i loro piccoli, per nutrirli nella prima età, o per cacciare in comune; notiamo di sfuggita che queste associazioni sono le regole, anche fra i carnivori meno socievoli e presso gli uccelli da preda. Ciò che dà loro un interesse speciale, è che esse sono il punto di partenza di certi sentimenti di tenerezza anche negli animali più crudeli. Si può anche aggiungere che la rarità di associazioni più larghe di quella della famiglia fra i carnivori e gli uccelli da preda, benchè sia dovuta in gran parte allo stesso modo di nutrirsi, può anche essere considerata fino ad un certo punto come una conseguenza del cambiamento prodotto nel mondo animale dal rapido aumentare degli uomini. Bisogna notare, infatti, che gli animali di certe specie vivono isolati nelle regioni ove gli uomini sono numerosi, mentre che queste stesse specie, o le loro congeneri più prossime, vivono in branchi nei paesi disabitati.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





Kessler