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      Ogni nostra siepe, ogni nostro boschetto, ogni scogliera dell'Oceano, tutti i laghi e tutti gli stagni di cui l'America del nord, il nord dell'Europa ed il nord dell'Asia sono disseminati, ci mostrano in questo periodo dell'anno ciò che il mutuo appoggio significa per gli uccelli; quale forza, quale energia e quale protezione esso dia ad ogni essere vivente, per quanto debole e senza difesa possa essere. Prendete, ad esempio, uno degli innumerevoli laghi delle steppe russe, o siberiane. Le rive sono popolate da miriadi d'uccelli acquatici appartenenti almeno ad una ventina di specie diverse, sovente tutte in pace perfetta, proteggentisi le une con le altre.
      «A parecchie centinaia di metri dalla riva l'aria è piena di gabbiani, di rondini di mare come fiocchi di neve in un giorno d'inverno. Migliaia di pivieri e di beccacce percorrono la spiaggia, cercando il loro cibo, fischiando e godendo della vita. Più lontano quasi su ogni onda un'anitra si dondola, mentre al di sopra si possono vedere dei branchi di anitre casarka. Ovunque abbonda la vita esuberante».60
      Ed ecco i briganti, i più forti, i più abili, quelli che «sono organizzati in un modo ideale per la rapina». Voi potete udire i loro gridi affamati, irritati e lugubri, mentre per ore intere essi spiano l'occasione di portar via in questa massa di esseri viventi, un solo individuo senza difesa. Ma, appena si avvicinano, la loro presenza viene segnalata da una dozzina di sentinelle volontarie, e centinaia di gabbiani e di rondini di mare si mettono a scacciare il predatore.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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