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      Gli scoiattoli sono molto individualisti. Ognuno di essi costruisce il proprio nido per sua propria comodità ed accumula le proprie provvigioni. Le loro tendenze li portano verso la vita di famiglia, e Brehm à osservato che una famiglia di scoiattoli non è tanto felice come quando le due nidiate dello stesso anno possono riunirsi coi loro genitori in un remoto angolo della foresta. Non di meno conservano dei rapporti sociali. Gli abitanti dei diversi nidi sono in stretti rapporti, e quando le pine diventano rare nella foresta da loro abitata, emigrano in gruppi. Gli scoiattoli del Far-West, poi, sono socievolissimi. Al di fuori di qualche ora impiegata ogni giorno a cercare il cibo, essi passano la loro vita a giocare in grandi branchi. E quando sono troppo numerosi in una regione, si riuniscono in bande, numerose quasi come quelle delle cavallette, e s'avanzano verso il sud, devastando le foreste, i campi ed i giardini; tanto che delle volpi, delle puzzole, dei falchi e degli uccelli da preda notturni seguono le loro fitte colonne e si nutrono degli scoiattoli che restano indietro, isolati. I tamias, genere molto prossimo, sono ancora più socievoli. Sono economi, ed accumulano nei loro sotterranei delle grandi quantità di radici commestibili e delle noci, di cui l'uomo li spoglia, generalmente in autunno. Secondo alcuni osservatori essi conoscono alcune gioie degli avari. E tuttavia restano socievoli. Vivono sempre in grandi villaggi; Audubon aprì d'inverno delle dimore di «hackee» e trovò diversi individui nello stesso sotterraneo, che avevano certamente approvvigionato in comune.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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