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      Un accrescimento sempre più grande di scoiattoli della nuova varietà, meglio adatti alle circostanze, avverrebbe ogni anno e gli anelli intermedi della catena sparirebbero col passar del tempo, senza essere stati affamati da dei rivali malthusiani. È ciò precisamente che vediamo prodursi in conseguenza di grandi cambiamenti che avvengono nei vasti spazî dell'Asia centrale, e che risultano dalla progressiva siccità in queste regioni dopo il periodo glaciale.
      Prendiamo un altro esempio. Dei geologi ànno dimostrato che l'attuale cavallo selvaggio (Equus Przewalski) è il prodotto di una tenta evoluzione che si è compiuta durante le epoche plioceniche e quaternarie, ma che durante questo periodo gli antenati del cavallo non furono confinati in limitato spazio del globo. Essi ànno fatto invece parecchie e lunghe migrazioni nel Vecchio e nel Nuovo Mondo, ritornando, secondo ogni probabilità, dopo un certo tempo, ai pascoli che avevano precedentemente abbandonati.95 Di conseguenza, se non troviamo ora, in Asia, le catene intermedie tra il cavallo selvaggio attuale e i suoi antenati asiatici della fine dell'epoca terziaria, ciò non significa affatto che quegli anelli siano stati distrutti. Nessun sterminio di questo genere è mai avvenuto. Non si è neppure forse avuta una eccessiva mortalità tra le specie originarie; gli individui appartenenti alle specie e varietà intermedie sono morti in modo molto comune - spesso in mezzo a pascoli abbondanti ed i loro resti sono seppelliti nel mondo intero.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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