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      Più tardi quando il prosciugamento rese questi paesi più atti all'agricoltura, furono popolati da immigranti più civilizzati; e, mentre una parte dei primitivi abitanti veniva assimilita dai nuovi venuti, gli altri emigrarono più lontano e si stabilirono dove noi li troviamo oggi. I territori che abitano ora sono ancora (od erano recentemente) sottoglaciali quanto ai loro caratteri fisici; le loro arti ed i loro strumenti sono gli stessi di quelli dell'età neolitica; e, nonostante la differenza delle razze e le distanze che le separano, il loro modo di vita e le loro istituzioni sociali ànno una somiglianza notevole. Così dobbiamo considerarli come dei frammenti di popolazione delle primitive epoche post-glaciali che occupavano allora le zone oggi civilizzate.
      La prima cosa che ci colpisce quando cominciamo a studiare i primitivi è la complessità della loro organizzazione nei legami del matrimonio. Presso la maggior parte di essi la famiglia, nel senso che attribuiamo a questa parola, si trova appena in germe. Ma non sono neppure delle vaghe aggregazioni di uomini e di donne che s'uniscono senz'ordine secondo il loro capriccio momentaneo. Tutti ànno un ordinamento determinato, che è stato descritto a grandi linee dal Morgan sotto il nome di organizzazione per «genti» o per clan.110
      Senza entrare in particolari che ci condurrebbero troppo lontano - essendo il soggetto troppo vasto - ci basterà dire che è provato oggi che il genere umano à traversato, ai suoi inizî, una fase che può essere descritta come quella del «matrimonio comune»; vale a dire che nella tribù i mariti e le donne erano in comune senza molti riguardi alla consanguineità. Ma è anche certo che, da un periodo molto remoto, s'imposero alcune restrizioni a queste libere relazioni.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





Morgan