Pagina (117/350)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      122 Quanto alla loro moralità non possiamo fare di meglio che riassumere le seguenti risposte, date alle interrogazioni della Società Antropologica di Parigi, dal Lumholtz, missionario che soggiornò nel nord del Queensland.123
      «Il sentimento d'amicizia esistente fra essi è ad un alto grado. Essi sovvengono ai bisogni dei deboli; i malati sono premurosamente curati e non sono mai abbandonati nè uccisi. Queste popolazioni sono cannibali, ma non mangiano che raramente dei componenti della loro propria tribù (quelli che sono immolati per principio religioso, suppongo); mangiano soltanto gli stranieri. I genitori amano i loro figli, giocano con essi e li carezzano. L'infanticidio è generalmente approvato. I vecchi sono trattati molto bene e non vengono mai mandati a morte. Nessuna religione, non idoli, solamente il timore della morte. Il matrimonio è poligamo, le liti che sorgono nell'interno della tribù sono troncate da duelli con spade e scudi di legno. Non schiavi e nessuna istruzione; niente stoviglie, nessun vestimento, eccetto qualche volta un grembiule portato dalle donne. Il clan si compone di duecento individui, divisi in quattro classi di uomini e quattro di donne; il matrimonio non è permesso che tra certe classi e mai nell'interno della gens».
      Quanto ai Papuasi, prossimi parenti di questi ultimi, abbiamo la testimonianza di G. L. Bink, che soggiornò nella Nuova-Guinea, principalmente nella baia di Geelwink, dal 1871 al 1883. Ecco il riassunto delle sue risposte allo stesso questionario:124


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





Società Antropologica Parigi Lumholtz Queensland Papuasi Bink Nuova-Guinea Geelwink