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      «Essi sono socievoli e gai; ridono molto. Piuttosto pusillanimi che coraggiosi. L'amicizia è relativamente forte tra gli individui appartenenti a diverse tribù ed è ancora più forte all'interno della tribù. Un amico paga spesso il debito del suo amico, stabilendo che questi lo restituirà senz'interessi ai figli del prestatore. Ànno cura dei malati e dei vecchi; i vecchi non sono mai abbandonati, e in nessun caso sono uccisi - a meno che non si tratti di uno schiavo malato da molto tempo. I prigionieri di guerra sono qualche volta mangiati. I fanciulli sono molto vezzeggiati ed amati. I prigionieri di guerra vecchi e deboli sono uccisi, gli altri sono venduti come schiavi. Non ànno nè religione, nè idoli, nè nessuna autorità; il più attempato della famiglia è il giudice. In caso di adulterio una ammenda deve essere pagata ed una parte di questa ammenda ritorna a la négoria (la comunità). Il suolo è posseduto in comune, ma il raccolto appartiene a quelli che lo fanno rendere. Possiedono stoviglie e conoscono il commercio per cambio - l'uso è che il mercante dà loro le merci, con le quali tornano alle loro dimore e riportano i prodotti indigeni che egli desidera; se questi prodotti non possono essere dati, le merci europee sono da loro rese.125 Essi sono «cacciatori di teste» e praticano la vendetta del sangue. Qualche volta, dice il Finsch, la faccenda è portata davanti al Raja di Namototte, che la risolve, imponendo un'ammenda».
      Quando sono trattati bene, i Papuasi sono assai buoni.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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