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      Molti abati e monaci diventarono pure santi patroni di città, per aver sostenuto le parti dei diritti del popolo.217 Con questi nuovi difensori - laici od ecclesiastici - i cittadini conquistarono l'intera autorità giuridica ed amministrativa per le loro assemblee popolari.218
      Tutto il progresso di liberazione si compì per una successione impercettibile di atti di devozione alla causa comune, fatti da uomini del popolo, - da eroi sconosciuti, i nomi dei quali nemmeno sono stati conservati nella storia. Il meraviglioso movimento della Tregua di Dio (tregua Dei) con il quale le masse popolari si sforzarono di porre un limite agli interminabili dissensi delle famiglie nobili, partì dalle giovani città, i cui cittadini ed i vescovi volevano estendere ai nobili la pace che avevano stabilito all'interno delle loro mura.219 Di già in questa epoca le città commerciali d'Italia, ed in particolare Amalfi (che eleggeva i suoi consoli dall'844, e cambiava frequentemente i suoi dogi nel X secolo),220 crearono la legge del costume marittimo e commerciale che doveva più tardi essere un modello per tutta l'Europa; Ravenna elaborò la sua organizzazione delle arti, e Milano che aveva fatta la sua prima rivoluzione nel 980, diventò un grande centro di commercio, godendo le sue corporazioni piena indipendenza dal secolo XI.221 Lo stesso per Bruges e Gand; così pure parecchie città della Francia nelle quali il Mahl o Forum era divenuto una istituzione affatto indipendente.222 Da questo periodo cominciò l'abbellimento artistico delle città con monumenti che ammiriamo ancora e che attestano altamente il movimento intellettuale di quel tempo.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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