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      L'opera dei tessitori, degli arcieri, dei fabbri, dei panettieri, ecc., era fatta per la corporazione e per la città; e quando si fissavano degli operai per i lavori di costruzione, lavoravano come corporazioni temporanee (come lo fanno ancora negli artels russi) dei quali l'opera veniva pagata in blocco. Il lavoro per un padrone non cominciò che molto più tardi; ma, anche in questo caso, l'operaio era meglio pagato che non sia oggi nei mestieri meglio retribuiti, e molto più che non fosse generalmente pagato in Europa durante tutta la prima metà del secolo XIX. Thorold Rogers à familiarizzato i lettori inglesi con questa idea; ma la stessa cosa è pur vera per tutto il resto d'Europa come lo mostrano le ricerche del Falke e del Schönberg, come molti altri dati. Nel secolo XV un muratore, un carpentiere, o un fabbro ferraio era pagato ad Amiens 4 sold il giorno, ciò che corrispondeva a quarantotto libbre di pane, od all'ottava parte d'un piccolo bue. In Sassonia il salario del Geselle nei lavori di costruzione, era tale, per servirmi delle parole del Falke, che egli poteva comprare con i guadagni di sei giorni tre montoni ed un paio di scarpe.260 I doni degli operai (Geselle) alle cattedrali sono pure una testimonianza del loro relativo benessere, per non dire dei doni magnifici di certe corporazioni d'artigiani, nè di ciò che avevano costume di spendere in feste ed in banchetti.261 Più conosciamo la città del Medioevo, e più ci accorgiamo che in nessun tempo il lavoro à goduto d'una prosperità e d'un rispetto pari ai tempi fiorenti di quest'istituzione.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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