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      Ai primi furono riservati tutti i benefici derivanti dal commercio comunale e dalle terre comunali; niente fu lasciato agli ultimi eccetto il diritto di servirsi dell'abilità delle loro mani. La città fu così divisa: da una parte i «borghesi» o «il comune», e dall'altra «gli abitanti».295 Il commercio, che era dapprima comunale, diventò privilegio di «famiglie» di mercanti e di artigiani, e non vi fu più che un passo da fare, perchè divenisse privilegio individuale od il privilegio di gruppi di oppressori; questo passo era inevitabile, e fu fatto.
      La stessa divisione si stabilì nella città propriamente detta ed i villaggi circonvicini. Il comune aveva bene tentato, sul principio, di emancipare i contadini; ma le sue guerre contro i signori divennero, come abbiamo già detto, guerre per liberare la città stessa dai signori anzichè per liberare i contadini. La città lasciò al signore i suoi diritti sui contadini, alla condizione che non la molesterebbe più e diverrebbe un con-cittadino. Ma i nobili «adottati» dalla città e residenti ora nelle sue mura, non fecero che continuare l'antica guerra nella cinta stessa della città. Loro spiaceva di sottomettersi ad un tribunale di semplici artigiani e di mercanti e continuarono nelle loro antiche ostilità di famiglie, le loro guerre private nelle vie. Ogni città aveva ora i suoi Colonna ed i suoi Orsini, i suoi Overstolze ed i suoi Wise. Questi signori, traendo cospicue rendite dalle terre che avevano conservate, si circondarono di numerosi clienti, feudalizzando i costumi e le abitudini della città stessa.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





Colonna Orsini Overstolze Wise