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      Avevano perforato trentadue metri di carbone per raggiungere i loro compagni sepolti; ma quando non restava più che da perforare tre metri, il grisou li avvolse. Le loro lampade si spensero ed i salvatori dovettero ritirarsi. Lavorare in simili condizioni sarebbe stato arrischiare di saltare in aria ad ogni istante. Ma i colpi dei minatori sepolti continuavano a farsi intendere; gli uomini erano sempre vivi e invocavano il soccorso... Molti minatori si offrirono come volontari per lavorare con ogni rischio, e mentre discendevano nella miniera, le loro donne li guardavano con lacrime silenziose, ma non dicevano una parola per trattenerli.
      Questo è il fondo della psicologia umana. A meno che gli uomini siano impazziti sul campo di battaglia, essi «non possono rimanere lì», udire invocare soccorso e non rispondere. L'eroe si slancia; e ciò che fa l'eroe, tutti sentono che lo avrebbero pur dovuto fare. I sofismi del cervello non possono resistere al sentimento dell'aiuto reciproco, perchè questo sentimento è stato nutrito da migliaia d'anni di vita umana sociale e centinaia e centinaia di migliaia d'anni di vita preumana in società.
      «Ma che cosa dire di quegli uomini che s'annegarono nella Serpentina,359 alla presenza di una folla tra cui non una persona si mosse per andare al loro soccorso?». Si domanderà: «Che cosa dire del fanciullo che cadde nel canale del Regent's Park360 - pure davanti la folla della domenica - e non fu salvato che per la presenza di spirito d'una donna di servizio che lanciò un cane di Terranova al suo soccorso?


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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