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      A poco a poco ebbero 1.800 fanciulli da servire. Il denaro veniva dal di fuori, ma tutta l'opera era fatta dai soci del Club. Alcuni di loro, che si trovavano senza lavoro, venivano alle quattro della mattina per lavare e sbucciare i legumi; cinque donne venivano alle nove o alle dieci (dopo aver sbrigato le loro faccende di casa) per fare la cucina e restavano fino alle sei o alle sette per lavare i piatti. All'ora del pasto, tra mezzogiorno e l'una e mezza, venti o trenta operai venivano per aiutare a servire la minestra, ciascuno prendendo quanto più poteva sulla durata del proprio pasto. Ciò durò due mesi. Nessuno fu pagato».
      La mia amica rammenta anche diversi casi particolari, dei quali i seguenti sono caratteristici:
      «Anna W... fu posta da sua madre in casa di una vecchia donna (nella Wilmot Street), che doveva incaricarsi di vigilarla e di nutrirla. Quando la madre morì, la vecchia donna, che era ella stessa poverissima, tenne con sè la fanciulla senza ricevere un soldo per questa. Quando anche la vecchia morì, la bambina, che aveva ormai cinque anni e che era stata trascurata durante la malattia della vecchia, era in cenci; ma fu presa immediatamente dalla signora S..., la moglie di un calzolaio che aveva ella stessa sei figli. Ultimamente, mentre il marito fu malato, non avevano quasi da mangiare, nè gli uni nè gli altri.
      «L'altro giorno la signora M... madre di sei figli, curò la signora M. G. durante la sua malattia e prese in casa il maggiore dei bambini... Ma avete bisogno di tali fatti?


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





Club Wilmot Street