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      Secondo che questo terreno artificiale è più o meno formato, gli uomini che l'han prodotto e ci vivon su, si dicon più o meno selvaggi o barbari: e in quella prima formazione consiste ciò che di solito chiamiamo preistoria.
      La storia, secondo l'uso letterario della parola, e cioè quella parte del processo umano che ha precisa consistenza di tradizione nella memoria, comincia quando il terreno artificiale è già un buon tratto formato. Ad esempio: la canalizzazione della Mesopotamia, ed eccoti l'antica Babilonide presemitica; - la derivazione del Nilo a scopo di coltura dei campi, ed eccoti l'antichissimo Egitto hamitico. Su cotesto terreno artificiale, che apparisce all'estremo orizzonte della storia ricordata, non vissero come non vivono ora, masse informi d'individui, ma consociazioni organate, che ripeteano come ripetono ora l'organamento loro da distribuzione di ufficii, ossia di lavoro, e da conseguenti ragioni e modi di coordinazione e di subordinazione. Tali relazioni, e vincoli, e modi di vita non resultarono, come non resultano, da ripetizione e fissazione di abiti sotto l'azione immediata della lotta animale per l'esistenza. Anzi suppongono il ritrovamento di certi istrumenti, e p. e. l'addomesticazione di certi animali, e la lavorazione dei minerali fino al ferro, l'introduzione della schiavitù, e così via, istrumenti e modi di economia, che prima differenziarono le comunanze le une dalle altre, e poi differenziarono nelle comunanze i componenti loro. In altre parole, le opere degli uomini, in quanto congregati, reagirono su gli uomini stessi.


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Del materialismo storico
Dilucidazione preliminare
di Antonio Labriola
pagine 163

   





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