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      Essa è nata nel campo di battaglia del comunismo. Suppone l'apparizione del proletariato moderno su l'arena politica, e suppone quella orientazione, su le origini della società attuale, che ci ha permesso di rifare criticamente tutta la genesi della borghesia. E' dottrina rivoluzionaria per due rispetti: perché ha trovato le ragioni e i modi di sviluppo della rivoluzione proletaria, che è in fieri; e perché, di ogni altra rivoluzione sociale avveratasi in passato, si argomenta di trovare le cause e le condizioni di svolgimento in quei contrasti di classe, i quali giunsero ad un certo punto critico per la contraddizione tra le forme della produzione e lo sviluppo delle forze produttive. E c'è poi dell'altro. Alla luce di questa dottrina l'essenziale della storia consiste per l'appunto in tali momenti critici, e ciò sta di mezzo tra l'uno e l'altro di cotesti momenti si fa conto, almeno per ora, di abbandonarlo alle erudite cure dei narratori ed espositori di mestiere. Come dottrina rivoluzionaria è essa innanzi tutto la coscienza intellettuale del moto proletario presente, nel quale secondo l'assunto nostro, si prepara di lunga mano l'avvento del comunismo: tanto è, che i decisi avversari del socialismo la respingono come opinione, che, sotto apparenze di scienza, non faccia che ripetere la ben nota utopia socialistica.
      Per tale condizione di cose può darsi bene il caso, e di fatti s'è pur già dato in parte, che la fantasia degl'inesperti d'ogni arte di ricerca storica, e lo zelo dei fanatici, trovi stimolo ed occasione perfino nel materialismo storico a foggiare una nuova ideologia, e a trarre da esso una nuova filosofia della storia sistematica, cioè schematica, ossia a tendenza e a disegno.


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Del materialismo storico
Dilucidazione preliminare
di Antonio Labriola
pagine 163