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      Non saran più possibili i dialettici, che siano in verità dei sofisti, come fu Proudhon, né gl'inventori di sistemi sociali subiettivi, né i facitori di rivoluzioni private(9). La indicazione pratica del fattibile è data dalla condizione del proletariato, e questa è apprezzabile e misurabile appunto perché c'è la stregua del marxismo (intendo qui la cosa effettuale e non il simbolo) come dottrina progressiva. Le due cose, ossia il misurabile e la misura, fanno uno dal punto di vista generale del processo storico, specie quando siano considerate a conveniente distanza.
      E vedete di fatti, che, mentre i contorni del socialismo come azione pratica si vanno precisando, tutte le antiche poesie e ideologie si disperdono, lasciando dietro di sé la semplice traccia fraseologica. Al tempo stesso è cresciuto nel campo della scienza accademica, per tutti i versi e in tutti i sensi, il criticismo della dottrina economica. L'esule Marx è tornato, dopo morto, nell'ambito della scienza ufficiale; per lo meno come avversario col quale non sia lecito di scherzare. E come per tante vie i socialisti sono arrivati alla coscienza prosaica di una rivoluzione, che non può esser macchinata, ma che si fa perché diventa, così s'è andato lentamente preparando il pubblico, per il quale il materialismo storico risponde a un vero e proprio bisogno intellettuale. Negli ultimissimi anni, come vedete, furon molti quelli che in questa dottrina han messo bocca; sia pur male, od a sproposito. Dunque, se guardate bene, non si arriva in ritardo.


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Discorrendo di socialismo e di filosofia
di Antonio Labriola
pagine 183

   





Proudhon Marx