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      Di coteste storpiature ne avremo per un pezzo. Induce soprattutto in cotesto errore l'abito, comune a quasi tutta la scienza del nostro tempo, della considerazione evolutiva o genetica: cosicché agli inesperti e superficiali pare che da chiunque si parli di evoluzione si dica lo stesso. Voi molto giustamente portate la vostra attenzione su i caratteri differenziali e differenziati del materialismo storico - i quali, aggiungo io, son proprii di una scienza da comunisti dialetticamente rivoluzionarii - e non vi proponete il quesito se il signor Marx possa andare a braccetto del tale o tale altro filosofo, ma vi chiedete, invece, quale filosofia sia a questa dottrina necessariamente e obiettivamente implicita.
     
      Gli è per questa ragione che io vi ho lasciato e vi lascio anche l'uso della parola metafisica, nel senso non dispregiativo. In fondo al marxismo ci son dei problemi generali; e questi si aggirano, per un verso su i limiti e su le forme del conoscere, e, per un'altra parte, su le attinenze del mondo umano col resto del conoscibile e del conosciuto. Non è ciò che intendete voi di dire? Tanto è, che io appunto alle questioni più generali rivolsi l'attenzione mia nel secondo dei miei saggi; ma con un modo di trattazione che dissimula l'intento.
      Chi consideri il materialismo storico nel suo insieme, può trovarvi argomento a tre ordini di studii. Il primo risponde al bisogno pratico proprio ai partiti socialistici, di andare acquistando una adeguata conoscenza della specificata condizione del proletariato in ogni paese, e di commisurare, congruamente alle cause, alle promesse ed ai pericoli della complicazione politica, l'azione del socialismo.


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Discorrendo di socialismo e di filosofia
di Antonio Labriola
pagine 183

   





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