Pagina (130/183)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E si capisce, inoltre, come quel vero verissimo diventi un miracolo, se non proprio della rivelazione, della ideologia umana per lo meno; - e noi dal canto nostro non siamo obbligati a date la spiegazione di tale miracolo, né in nome del materialismo né in nome di qualunque altra dottrina, per la stessa ragione, per la quale la meccanica razionale non ha il dovere di spiegare, né il volo di Icaro, né quello dell'ippogrifo dell'Ariosto.
     
      Conviene, nondimeno, non dimenticare, che quel cristianesimo vero, così idealmente contrapposto da tanti a questo assai positivo e realisticamente umano, che s'è svolto in condizioni accessibili al nostro ordinario intendimento, ha esercitato anch'esso la sua funzione storica, e giova ora a noi come di chiave per entrare più addentro nello stato d'animo e nei rapporti di vita dei cristiani primitivi. Fu quel cristianesimo vero come il simbolo delle varie ribellioni dei proletarii, delle plebi, della umile gente, dei manomessi, dei servi, degli sfruttati, fino al secolo XVI.
      Ebbi occasione, come dissi già in altra lettera, di occuparmi quest'anno in modo circostanziato, nel mio corso accademico, precisamente di Fra Dolcino, nel quale culmina, e nel cui insuccesso declina il movimento della setta degli Apostolici. Poi che ebbi dichiarate le condizioni generali dello sviluppo economico e politico dell'Italia settentrionale e media, e quelle più particolari dell'ambito (ossia delle classi sociali) nel quale gli Apostolici sorsero e si diffusero, a un certo punto mi convenne di spiegare la dottrina, per la quale e con la quale Dolcino tenne ferma la compagine dei suoi seguaci, tenacissimi ed impavidi nel combattere fino all'ultimo da eroi, da martiri e da precursori di un nuovo ordine di cose nella vita dell'umanità. Quella dottrina è anch'essa uno dei tanti ritorni apocalittici al cristianesimo puramente evangelico; - è, ossia, la negazione di tutto ciò che la gerarchia abbia stabilito e fatto da papa Silvestro (da quello almeno della leggenda), in poi, negazione rinforzata dall'ardore apostolico, che il sentimento della lotta trasmuta in dovere di combattimento.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Discorrendo di socialismo e di filosofia
di Antonio Labriola
pagine 183

   





Icaro Ariosto Fra Dolcino Apostolici Italia Apostolici Dolcino Silvestro