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      E in ciò è un'altra linea ascendente nell'ordine dei fatti, un'altra connessione di concetti e di dottrine.
      Il comunismo cospiratorio, il blanquismo di allora, ci fa risalire attraverso a Buonarroti, e in parte attraverso a Bazard e alla Carboneria, fin su su alla cospirazione di Babeuf; il quale fu vero eroe di tragedia antica, che dà di cozzo nel fato, per la ignorata incongruenza del proprio disegno con la condizione economica del tempo, non atta ancora a mettere su la scena politica un proletariato fornito di esplicita coscienza di classe. Da Babeuf, attraverso ad alcuni elementi men noti del periodo giacobino, e poi a Boissel e a Fauchet, si risale all'intuitivo Morelly e al versatile e geniale Mably, e, se si vuole, sino al caotico testamento del curato Meslier, ribellione istintiva e violenta del buon senso contro la selvaggia oppressione del povero contadino.
      Furon tutti egalitarii cotesti precursori del socialismo violento, protestatario, cospiratorio; come egalitarii furono per la più parte i cospiratori stessi. Per un singolare, ma inevitabile abbaglio, essi tutti assunsero ad arma di combattimento, ma interpretandola e generalizzandola a rovescio, quella medesima dottrina della eguaglianza, che sviluppatasi come diritto di natura parallelamente alla formazione della teoria economica, era stata istrumento in mano della borghesia, che conquistava via via la sua attuale posizione, per convertire la società del privilegio in quella del liberalismo, del liberismo e del codice civile1. Per tale illazione immediata, che era in fondo una semplice illusione, e cioè, che, essendo tutti gli uomini eguali in natura, essi abbiano ad esser tutti eguali anche nei godimenti, si credeva che l'appello alla ragione racchiudesse in sé ogni elemento e forza di persuasione e di propaganda, e che la rapida, istantanea e violenta presa di possesso degli istrumenti esteriori del potere politico fosse il solo mezzo per rimettere a posto i renitenti.


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In memoria del Manifesto dei comunisti
di Antonio Labriola
1895 pagine 79

   





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