Pagina (5/253)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      - Ma le più preziose notizie intorno alla nascita del bimbo meraviglioso ce le dà il pedagogo abruzzese Filippo De Titta, che fu il primo maestro di Gabriele e che passerà alla storia, non tanto pel latino di cui egli è zeppato, quanto per avere insegnato musa musae al divo in erba. - Ora, questo De Titta, che vide nella culla e adorò e, forse, odorò il portentoso bambino, si è - or non è guari - gettato in mezzo ai disputanti intorno al giorno e al luogo della nascita di Gabriele, e, distribuendo scappellotti a destra e a sinistra, si è messo a gridare: «Non a Francavilla, ma a Pescara egli nacque, nel giorno di San Gabriele, non il 12, ma il 18 marzo 1863; non di sabato, ma di venerdì; non nelle ore otto antimeridiane, ma alle cinque e mezza.» - E in prova ricorda che era «un mattino chiaro ed azzurro» e che «in quel momento nasceva anche il sole» - l'unico momento in cui potesse nascere quell'altro «sole» che di tanta luce avrebbe, fra non guari, illuminato il mondo della poesia e dell'arte. - E così dovette essere: come si sa, nel 18 marzo il sole suole levarsi alle sei; ma il 18 marzo del 1863, essendo il giorno natalizio del divo bambino, esso anticipò di mezz'ora la sua apparizione, quasi per dire alle genti: Ecco! È nato mio fratello!
      Ci dice il De Titta che «il bimbo, subito dopo la sua nascita, aprì gli occhi» - (oh! portento dei portenti!) - «fece udire la sua voce» - (oh! miracolo dei miracoli!) - e fece - (aggiungo io) - la sua prima cacca, che diffuse attorno odore di ambrosia, 1'odore dei «divi».


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





Filippo De Titta Gabriele De Titta Gabriele Francavilla Pescara San Gabriele De Titta