Pagina (69/253)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tutto è relativo in questo mondo, ed io sono il primo a riconoscere che sul pubblico dei barbieri leggicchianti di ambo i sessi, il D'Annunzio ha un fascino incomparabile. Se così non fosse, esisterebbe, forse, il fenomeno-D'Annunzio? - Le cause sono intimamente legate ai loro effetti, e viceversa. Senza un gran pubblico di barbieri leggicchianti - (causa) - Gabriele - (effetto) - non avrebbe mai potuto aprire la sua bottega di immagini e di similitudini-puntelli. - Onde è evidente che pei non-barbieri Gabriele è un sensuale animalesco, è chiuso alla sentimentalità, è privo di un mondo interiore di affetti e di idee, è impotente a creare passioni vive e passioni persuasive, è incapace di sentire il ridicolo della sua falsità e forzatura; ma è pure evidente che le sue opere - a causa appunto della loro segreta inconsistenza - hanno un fascino incomparabile sui barbieri leggicchianti dell'uno e dell'altro sesso.
     
     *

      In tanto luccichio di carta dorata e inargentata, che sono le sue strane e balorde immagini, Gabriele è un pitocco dei più miserelli per ciò che riguarda l'oro e l'argento effettivo delle idee e dei sentimenti. È la povertà spaventevole di tutti gli scrittori di maniera: di qualunque cosa essi scrivano, scrivono sempre ad un modo: ricercati, lambiccati, «preziosi» e falsi; sono sempre gli stessi ricami, le stesse frange, gli stessi belletti, gli stessi trucchi, i quali di diverso non hanno altro che le dimensioni e il numero; è sempre la stessa salsa, con più o meno pepe, ma alla quale manca il sale del vero, del buono e del bello.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





D'Annunzio Annunzio Gabriele Gabriele