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      Infatti, cotesti accordi, in essa li discopro solo quando io la contemplo!
      «E questi accordi e riscontri mi significano le divine analogie della vita ideale, le comunioni misteriose e quasi direi sotterranee, che affratellano le creature dello spirito.» - Ho detto sotterranee. Ma pensate con me: Non è Corrado Brando un superuomo? E le comunioni che affratellano i superuomini, che sono appunto «le creature dello spirito», non sono di ragione comunioni superterranee? Il mio sproposito è, dunque, evidente, e voi mi dovete, per questo, un nuovo applauso. Quanto alle creature dello spirito - poichè vi leggo negli occhi la gran brama di sapere che c.... esse siano - mi do l'onore di dirvi che esse sono gli aborti, i quali - questo lo sapete - sogliono immergersi nello spirito. - E passo avanti.
      «Quando sulla mano pallida ma forte di Maria Vesta, che alza il suo .... velo, intravedo l'ombra.... (Badate ch'io non intravedo niente; dico per dire) ... intravedo l'ombra del braccio di Ercole che discopre il viso fedele di Alcesti tornante dall'Ade, io riconosco l'eternità della Poesia che abolisce l'errore del tempo....» - E tutto ciò io vi dico come se Maria Vesta fosse una donna reale o fatta tale dal mito, come se cotesta marionetta non l'avessi fabbricata io stesso colle mie mani, come se non fossi io a muovere con un filo la mano con cui essa alza il suo.... velo nel darsi alle voglie della marionetta Corrado Brando. - Ma voi, cui ne ho già fatte inghiottire delle più grosse, mi farete la grazia d'inghiottire anche questa: in quella mano (che di ragione dev'essere molto piccina) io intravedo l'ombra dell'enorme braccio di Ercole, nientemeno!


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La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





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