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      Sissignori, egli trovò in lei quanto gli occorreva pel suo Sebastiano, da lui foggiato ad Androgine, e al quale l'aggiunto di Santo dà - come ha dato - uno strano e, perciò stesso, piccante sapore di scandalo.
     
     *

      Ma tutto ciò non sarebbe bastato a fargli scrivere Le Martyre de Saint Sébastien senza un'altra cosa che, non solo lo pose in grado di dare a questo suo santo Mistero la grandiosità d'un lusso orientale, ma ancora di fare le enormi spese di una colossale réclame; e quest'altra cosa era la cassaforte inesauribile di un arcimilionario birrajo inglese, nella quale la danzatrice ha - come pare - il diritto di attingere a piene mani. «Tu mi darai la gloria, ed io metto a tua disposizione la mia magica borsa.» - Questo il primo sostanziale patto tra la ballerina dalle lunghe gambe e il Divo. Ma, poichè la Rubinstein, che è una ballerina, non sa far altro che ballare, e poichè le qualità fisiche di lei sono tali da guadagnare sotto spoglie virili assai più di quello che esse perdono sotto le spoglie muliebri, così al Divo s'impose la necessità di trasformare la ballerina in un ballerino, e - ciò che è il colmo della seduzione - in un ballerino dalle mosse, dai gesti, dalle flessuosità e dalle pose proprie d'una ballerina. La qual cosa - come bene avverte il mio amico Mario Barbera in un suo magistrale studio, in cui mette a nudo la falsità, e, che è più, l'oscenità di questo Mistero dannunziano, «avrebbe costretto gli spettatori a servirsi del binocolo e a saettare gli sguardi sul Martire androgine».(11)


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La Superfemina abruzzese
di Enotrio Ladenarda
Pedone Lauriel Palermo
1914 pagine 253

   





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