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      Il frate vedendo che non gli rispondevo, soggiunse: «Coraggio, mio figlio, non vi date in preda a coteste afflizioni, vi compatisco. Dovete sapere che questo mondo è pieno di dolori e di lagrime. Felici coloro che si rassegnano alla volontà di Dio». O buon religioso, così mi diceva una volta un eccellente maestro che ho avuto la disgrazia di lasciare. Egli allora mi pregò di raccontargli minutamente tutta la mia vita: Egli mi ascoltò con molta attenzione dimostrandomi tenera compassione. Egli rimase qualche tempo pensoso e muto: poi cavando da una tasca del suo abito una medaglia usata di ottone con un nastro verde a tre cordoni, me la fece baciare e me la mise al collo. Poi cominciò a raccontarmi quanto è potente la devozione alla SS.ma Vergine Maria, dicendomi in fine: «Pregate sempre con grande confidenza la madre di Dio e sappiatevi rassegnare alle pene della vita. La santa Vergine vi aiuterà nel corso della vita e nell'ora della morte. Siate fedele a santificare il sabato, giorno dedicato a Lei e più tardi vedrete i felici effetti». Allora prendendo la mia destra mano, mi disse ancora: «O giovane, mettete in pratica tutto ciò che vi ho detto. Se noi non c'incontreremo più in questo deserto, ci ritroveremo altrove; addio. La vostra vita è un mistero; un giorno lo saprete. Verrà un tempo che voi sarete l'ammirazione dei grandi della terra. Non racconterete ad alcuna persona vivente il nostro incontro, altrimenti non potreste vedere gli ammirabili risultati. Di nuovo, addio». Sì dicendo mi strinse sì fortemente la mano, che mi costrinse a mandare un grido.


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Visioni e profezie
di Davide Lazzaretti
Editore Carabba Lanciano
1913 pagine 96

   





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