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      - Sappi, riprese, che l'abito non cangia persona. Ora come ti promisi, ci siamo ritrovati; tu mi hai creduto; la tua fede merita la mia amicizia. - E per darmi una testimonianza mi prese la mano destra dicendomi: - Osserva tutto e non temer di nulla. - Appena egli ebbe pronuziato queste parole, si fece sentire un grido terribile.
      Preso da spavento, strinsi tra le braccia il buon vecchio, che mi esortò ad aver coraggio e a nulla temere: ma egli ciò fece in tal modo, che le sue parole sembravano piuttosto un ordine che preghiera.
      Alzai gli occhi e vidi venire verso di noi, sulle onde del mare un mostro marino a tre teste. Quella di mezzo aveva tre corna, le altre ne avevano due, e queste corna erano sì brillanti che abbagliavano gli occhi. Il mostro si avanza presso la barca, e il timore maggiormente m'invade. Il vecchio che se ne accorge, m' incoraggia dicendomi che il di lui furore sarebbe tosto abbattuto.
      Questo mostro era di una grandezza enorme; aveva quattro piedi come quelli di un elefante, e il corpo come quello del porco. Dalla schiena in giù prendeva la forma di un serpente di smisurata grandezza colla coda piegata sul dorso.
      Mentre il mostro si avvicinava alla spiaggia, si ode un ruggito dalla parte della foresta. Volgo i miei sguardi verso questa parte, e vedo un leone che si avanza a passi lenti andando incontro al mostro marino. Questo, scorto il leone, si slancia dal mezzo delle acque spumanti, e si trova in faccia al formidabile avversario. Allora comincia una lotta terribile: il mostro manda fuori latrati assordanti, ma il leone resta calmo, lo combatte con valore, fino che l'orribile mostro cade atterrato sulla spiaggia del mare.


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Visioni e profezie
di Davide Lazzaretti
Editore Carabba Lanciano
1913 pagine 96