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      La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
     
      Ogni parte ha inclinazion di ricongiugnersi al suo tutto per fuggire dalla sua imperfezione.
      L'anima desidera stare col suo corpo, perché, sanza li strumenti organici di tal corpo, nulla può oprare né sentire.
     
      O tempo, consumatore delle cose, e, o invidiosa antichità, tu distruggi tutte le cose, e consumate tutte le cose dai duri denti della vecchiezza, a poco a poco, con lenta morte. Elena, quando si specchiava, vedendo le vizze grinze del suo viso fatte per la vecchiezza, piagne, e pensa seco perché fu rapita du' volte.
     
      L'età che vola discorre nascostamente e inganna altrui, e niuna cosa è più veloce che gli anni, e chi semina virtù fama raccoglie.
     
      Raro cade chi ben cammina.
     
      Si come l'animosità è pericolo di vita, così la paura è la sicurtà di quella.
     
      L'omo e gli animali sono propio transito e condotto di cibo, sepoltura d'animali, albergo de' morti, facendo a sé vita dell'altrui morte, guaina di corruzione.
     
      O dormiente. O che cosa è sonno? Il sonno ha similitudine con la morte. O perché non fai adunque tale opra, che dopo la morte tu abbi similitudine di perfetto vivo, che vivendo farsi col sonno simile ai tristi morti?
     
      Dov'entra la Ventura, la 'nvidia vi pone lo assedio e lo combatte, e dond'ella si parte vi lascia il dolore e il pentimento.
     
      Molti ci gabbano.
     
      A torto si lamentan li omini della fuga del tempo, incolpando quello di troppa velocità, non s'accorgendo quello essere di bastevole transito; ma bona memoria, di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare esser presente.


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Aforismi novelle e profezie
di Leonardo da Vinci
pagine 51

   





Ventura