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      Vedi il pesce che per la continua confregazione che per necessità esso fa coll'acqua, dalla sua anima, figliola della natura, è provveduto partorire per la porosità che si truova infra le commessure delle scaglie, certo vischioso sudore, il quale malagevolmente da esso pesce si divide e fa quello offizio col pesce che fa la pece col navilio.
     
      43. La necessità è maestra e tutrice della natura.
      La necessità è tema e inventrice della natura, è freno e regola eterna.
     
      44. La memoria de' beni fatti appresso l'ingratitudine è fragile.
     
      45. Reprendi l'amico in segreto e laldalo in paleso.
     
      46. Chi teme i pericoli, non perisce per quegli.
     
      47. Non essere bugiardo del preterito.
     
      48. Nessuna cosa è da temere più che la sozza fama.
     
      49. Fatica fugga colla fama in braccio quasi occultata.
     
      50. Lussuria è causa della generazione.
      Gola è mantenimento della vita.
      Paura ovver timore è prolungamento di vita.
      Dolo[r] è salvamento dello strumento.
     
      51. Nessuna cosa è da temere quanto la sozza fama. Questa sozza fama è nata da vizi.
     
      52. Il voto nasce quando la speranza more.
     
      53. La 'nvidia offende colla fitta infamia, cioè col detrarre, la qual cosa spaventa la virtù.
     
      54. La fama vola e si leva al cielo, perché le cose vertudiose sono amiche a Dio. La infamia sottosopra figurare si debbe, perché tutte sue operazioni sono contrarie a Dio e inverso l'inferi si dirizzano.
     
      55. L'oro in verghe s'affinisce nel foco.
     
      56. Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
     
      57. Chi taglia la pianta, quella si vendica colla sua ruina.
     
      58. Al traditore la morte evita, perché se usa lialtà non gli è creduta.


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Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
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