Pagina (9/131)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      86. Chi è scempio da natura e sapiente per accidentale, quando parla o opera naturalmente sempre pare scempio, e par savio nell'accidentale.
     
      87. COMPARAZIONE DELLA PAZIENZIA. La pazienzia fa contro alle 'ngiurie non altrementi che si faccino i panni contra del freddo; imperocché‚ se ti multiplicherai di panni secondo la multiplicazione del freddo, esso freddo nocere non ti potrà. Similmente alle grande ingiurie cresci la pazienzia; esse ingiurie offendere non ti potranno la tua mente.
     
      88. L'età che vola, discorre nascostamente e inganna altrui e niuna cosa è più veloce che gli anni, e chi semina virtù fama ricoglie.
     
      89. Quando io feci Domene Dio putto, voi mi mettesti in prigione; ora s'io lo fo [g]rande, voi mi farete peggio.
     
      90. Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
     
      91. Chi vol vedere come l'anima abita nel suo corpo, guardi come esso corpo usa la sua cotidiana abitazione; cioè se quella è sanza ordine e confusa, disordinato e confuso fia il corpo tenuto dalla su' anima.
     
      92. Gli strumenti de' barattieri sono la semenza delle bestemmie umane contro agli dei.
     
      93. La passione dell'animo caccia via la lussuria.
     
      94. Tutti li animali languiscano, empiendo l'aria di lamentazioni, le selve ruinano, le montagne aperte per rapire li generati metalli; ma che potrò io dire cosa più scellerata di quelli che levano le lalde al cielo di quelli che con più ardore han nociuto alla patria e alla spezie umana?
     
      95. Aristotile nel terzo dell'Etica: l'uomo è degno di lode e di vituperio solo in quelle cose che sono in sua potestà di fare e di non fare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
pagine 131

   





Domene Dio Etica