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      Et però, Monsignor mio, io prego quanto più so & posso V. R. S. che scriva una lettera qui al decto Signor Raphaello, in quel dextro & affectuoso modo che lei saprà, raccomandandoli Leonardo Vincio svisceratissimo servitore suo, come mi appello, & sempre voglio essere, ricercandolo & gravandolo mi voglia fare non solo ragione, ma expedizione favorevole, & io non dubito puncto per molte relazioni mi son facte che, sendo el signor Raphaello a V. S. affectionatissimo, la cosa mi succederà ad votum. Il che attribuirò a la lettera di V. R. S. a la quale iterum mi raccomando. Et bene valeat.
      Florentie XVIII 7bris 1507.
      E. V. R. D.
      S.tor Humil.
      Leonardus Vincius pictor.
     
      6(6). a) Voi volevi sommo male a Francesco e lasciavili godere il vostro in vita; a me ne volete malissimo a...
     
      b) A chi volevi meglio, o a Francesco o a me? A te. Costui vole e mia danari dopo me, ch'io non ne possa fare la volontà mia e sa ch'io non posso alienare l'erede mio. Vol poi domandare a mia eredi e non come f. ma come alienissimo; e io come alienissimo riceverò lui e sua. Avete voi dati tali danari a Lionardo? No, o perché potrà elli dire che voi l'abbiate tirato in questa trappola, o finta o vera ch'ella si sia, se non per torli e sua danari o io non dirò nulla a lui in mentre che vive. Adunque non volete voi poi rendere e danari prestati sul vostro a sua eredi, ma volete che paghi l'entrate che esso ha di tal possessione.
     
      c) O non lasciavi voi godere a lui in vita, purché poi essi tornassino a vostri fi.? Or non poteva esso ancora vivere molti anni?


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Scritti letterari
di Leonardo da Vinci
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