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      262. Delle differenti misure che v'hanno fra i putti e gli uomini.
     
      Fra gli uomini ed i puttini trovo gran differenza di lunghezze dall'una all'altra giuntura, imperocché l'uomo ha dalla giuntura della spalla al gomito, e dal gomito alla punta del dito grosso, e da un omero della spalla all'altra due teste per pezzo, ed il putto ne ha una, perché la natura compone prima la grandezza della casa dell'intelletto, che quella degli spiriti vitali.
     
     
      263. Delle giunture delle dita.
     
      Le dita della mano ingrossano le loro giunture per tutti i loro aspetti quando si piegano, e tanto piú s'ingrossano quanto piú si piegano, e cosí diminuiscono quanto piú le dita si addrizzano; il simile accade delle dita de' piedi, e tanto piú si varieranno quanto esse saranno piú carnose.
     
     
      264. Delle giunture delle spalle, e loro accrescimenti e diminuzioni.
     
      Delle giunture delle spalle, e delle altre membra piegabili si dirà nel suo luogo nel Trattato della notomia, dove si mostrano le cause de' moti di tutte le parti di che si compone l'uomo.
     
     
      265. Delle spalle.
     
      Sono i moti semplici principali del piegamento fatto dalla giuntura della spalla, cioè quando il braccio a quella appiccato si move in alto o in basso, o in avanti o indietro, benché si potrebbe dire tali moti essere infiniti, perché se si volterà la spalla a una parete di muro, e si segnerà col suo braccio una figura circolare, si sarà fatto tutti i moti che sono in essa spalla; perché ogni quantità continua è divisibile in infinito, e tal cerchio è quantità continua fatta dal moto del braccio; il qual moto non produce quantità continua, se essa continuazione non la conduce.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416

   





Trattato