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      923. Dell'ombra de' nuvoli.
     
      Facciansi le ombre de' nuvoli sopra la terra cogl'intervalli percossi dai raggi solari, con maggiore o minor splendore, secondo la maggiore o minor trasparenza di essi nuvoli. I nuvoli sono di tanto maggior rossore, quanto essi sono piú vicini all'orizzonte, e sono di tanto minor rossore, quanto essi sono piú remoti da esso orizzonte.
     
     
      924. De' nuvoli.
     
      Quando i nuvoli s'interpongono infra il sole e la campagna, le verdure de' boschi si dimostreranno di ombre di poca oscurità, e le differenze infra loro ed i lumi saranno di poca varietà di oscurità o chiarezza; perché, essendo illuminate dalla gran somma del lume del loro emisfero, le ombre sono cacciate e rifuggite inverso il centro degli alberi, ed inverso quella parte di loro che si mostra alla terra.
     
     
      925. De' nuvoli sotto la luna.
     
      Il nuvolo che si trova sotto la luna è piú scuro che qualunque altro, ed i piú remoti sono piú chiari, e la parte del nuvolo ch'è trasparente dentro ed infra gli estremi di esso nuvolo, par piú chiara che alcun'altra simile parte ch'è nelle trasparenze de' nuvoli piú remoti; perché in ogni grado di distanza il mezzo dei nuvoli si fa piú chiaro, e le lor parti chiare si fanno piú opache rosseggianti di mortificato rossore; e gli estremi delle loro oscurità entranti nella trasparente loro chiarezza sono di termini fumosi e confusi; ed il simile fanno gli estremi delle loro chiarezze che terminano coll'aria. Ed i nuvoli di piccola grossezza son tutti trasparenti, e piú inverso il mezzo che negli estremi, ch'è colore morto rosseggiante in colore rozzo e confuso.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416