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      E quanto i nuvoli sono piú discosti dalla luna, il loro lume è piú albo, che avanza intorno all'ombrosità del nuvolo, e massime di verso la luna, e quel ch'è sottile non ha nigredine e poco albore, perché in esso penetra la oscurità della notte che si mostra nell'aria.
     
     
      926. De' nuvoli.
     
      Fa che i nuvoli facciano le loro ombre in terra, e fa i nuvoli di tanto maggior rossore, quanto e' sono piú vicini all'orizzonte.
      Parte ottava
     
     
      DELL'ORIZZONTE.
     
     
     
      927. Qual sia il vero sito dell'orizzonte.
     
      Sono gli orizzonti di varie distanze dall'occhio, conciossiaché quello è detto orizzonte dove la chiarezza dell'aria termina col termine della terra, ed è in tanti siti veduto d'un medesimo perpendicolare sopra il centro del mondo, quante sono le altezze dell'occhio che il vede; perché l'occhio, posto alla pelle del mare quieto, vede esso orizzonte vicino un mezzo miglio o circa; e se l'uomo s'innalza coll'occhio, quant'è la sua universale altezza, l'orizzonte si vede remoto da lui sette miglia, e cosí in ogni grado di altezza scopre l'orizzonte piú remoto da sé, onde accade che quelli che sono nelle cime degli alti monti vicini al mare vedono il cerchio dell'orizzonte molto remoto da loro; ma quelli che sono infra terra non hanno l'orizzonte con eguale distanza, perché la superficie della terra non è egualmente distante dal centro del mondo, onde non è di perfetta sfericità, com'è la pelle dell'acqua; e quest'è causa di tal varietà di distanze infra l'occhio e l'orizzonte.
      Mai l'orizzonte della sfera dell'acqua sarà piú alto delle piante de' piedi di colui che il vede stando in contatto con esse piante col contatto che ha il termine del mare col termine della terra scoperta dalle acque.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416