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      L'orizzonte del cielo alcuna volta è molto vicino, e massime a quello che si trova a lato alle sommità de' monti, e lo vede generare nel termine di essa sommità; e voltandosi indietro all'orizzonte del mare lo vedrà remotissimo.
      Molto distante è l'orizzonte che si vede nel lito del mare di Egitto; riguardando pel corso l'avvenimento del Nilo inverso l'Etiopia colle sue pianure laterali, si vede l'orizzonte confuso, anzi incognito, perché v'è tre mila miglia di pianura che sempre s'innalza insieme coll'altezza del fiume, e s'interpone tanta grossezza d'aria infra l'occhio e l'orizzonte etiopico, che ogni cosa si fa bianca; e cosí tale orizzonte si perde di sua notizia. E questi tali orizzonti fanno molto bel vedere in pittura. Vero è che si deve fare alcune montagne laterali con gradi di colori diminuiti, come richiede l'ordine della diminuzione de' colori nelle lunghe distanze.
     
     
      Ma per dimostrare che la piramide de' prospettivi abbraccia spazio infinito, noi immagineremo ab occhio, il quale taglia i gradi di una distanza infinita dnmop, e li taglia con le linee visuali nella parete cd, le quali linee visuali in ogni grado di distanza del lor nascimento acquistano altezza in essa parete cd, né mai perverranno all'altezza dell'occhio; e per essere cd parete di una quantità continua, essa è divisibile in infinito e mai sarà ripiena delle linee visuali, ancoraché la lunghezza di tale ultima linea fosse infinita; né mai vi giungerai con una linea parallela, ancoraché lo spazio bs fosse infinito.


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Trattato della Pittura
di Leonardo da Vinci
pagine 416

   





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