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      G. Ma, Eccellenza, tutti dicono che questi artifizi e queste frodi, sono rifugi dell'ignoranza, e del poco merito ec. e che questo non è il modo di arrivare alla fama ec.
      M. Gaglioffo, non sai che altro è quello che si dice, altro quello che si fa? E da lunghissimo tempo non c'è memoria di (e da tempo immemorabile non s'è trovata) persona che abbia conformato i fatti alle parole? Governati com'io ti dico, e non cercar altro. Quanto ai premi che propongono le accademie, ti racconterò una storiella antica. Quando Alessandro Macedone stava in punto di morte, vennero i suoi Generali e gli domandarono a chi lasciasse il regno. Rispose Alessandro, al più forte. La stessa cosa fanno tutte le accademie, e tutti coloro che propongono premi letterari. Sicché volendo concorrere a qualche premio, non guardare se tu sei più degno degli altri, ma più forte. Se non sei più forte, quando anche fossi una musa, non venire in competenza nemmeno colle ranocchie, perché tu sarai fischiato, e le ranocchie andranno intorno colla medaglia (corona). Con questa considerazione ti dovrai regolare in qualunque altra concorrenza letteraria. Questo sia detto in ordine alla letteratura. Adesso torniamo al proposito della maniera che tu mi devi servire. Primieramente ficcati bene in testa che tu dovrai contenerti e vivere come fanno tutti gli altri.
      G. In ogni cosa?
      M. In ogni cosa di fuori; e di dentro più che potrai, vale a dire che devi porre ogni studio a conformare non solamente i detti i fatti e le maniere, ma anche i geni le opinioni e le massime tue con quelle degli altri.


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Operette morali
di Giacomo Leopardi
pagine 308

   





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