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      E i derivati da questa fonte serbando com'è naturale il colore nativo della lingua più che qualunque altro, se son fatti con giudizio, vengono a formare il miglior genere di voci nuove che si possano creare ec. ec. Ma questa fonte è tanto più scarsa quanto meno sono le radici cioè quanto la lingua è meno ricca, onde la lingua francese cedendo in questo senza paragone all'italiana non è dubbio che di voci nuove secondo il bisogno, che non alterino la fisonomia della lingua ma consuonino ec. dev'essere molto più atta a produrne la lingua italiana che la francese. E infatti questa che passa per ricchissima in vocaboli delle arti e scienze ec. è infatti poverissima, giacchè questi vocaboli non li piglia dal suo fondo, ma di peso dalle altre lingue come dalla greca onde disdicono e stuonano manifestamente col resto della lingua e l'alterano e imbastardiscono, e ciò perchè non sono lingue di uno stesso genere ma diversissime, il cui genio anche nelle pure voci non ha che fare con quello della francese, all'opposto della latina rispetto all'italiana principalmente. Ora questa ricchezza tanto è loro quanto nostra, perchè è chiaro che non trattandosi di ricchezza ???????? ma di roba presa altrove, tutti possono prenderla egualmente e colla stessa spesa, massime noi italiani, ai quali non è niente più difficile da ??????????? di fare stereotipia, di quello che ai francesi stéréotypie ec. ec. e di formar nuovi composti greci com'è questo ec. sì che è ricchezza fittizia, non propria, ascita, misera, comune a tutti, e dannosa.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913