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      Canto l'armi pietose ec. Ma sì bene quelli che non vanno naturalmente col proposito manifesto, come col narrare il dipingere, coll'istruire il dilettare, cose che il poeta si propone, ma non dee mostrare di proporselo quantunque debba mostrare quegli altri propositi manifesti, i quali servono più che altro di pretesto e manto ai propositi occulti. E questo perchè questi ultimi non sono naturali come è naturale che uno narri ec. ma deve parer che quel diletto, quella viva rappresentazione ec. venga spontanea e senza ch'il poeta l'abbia cercata, il che mostrerebbe l'arte e lo studio e la diligenza, e in somma non sarebbe naturale, giacchè figurandoci il poeta nello stato naturale è un uomo che preso il suo tema, e questo è il proposito manifesto, venga giù dicendo quello che gli si somministra spontaneamente come fanno tutti quelli che parlano, e quantunque egli qui metta un'immagine, qui un affetto, qui un suono espressivo, qui ec. e tutto a bella posta e pensatamente, non deve parer ch'egli lo faccia così, ma solo naturalmente, e così portando il filo del suo discorso, e l'accaloramento [53]della sua fantasia e il suo cuore ec. Altrimenti la natura non è imitata naturalmente e questi sono i propositi diremo così secondari, quantunque spessissimo in realtà sieno primari, (come ne' poemi didascalici dove il fine primario par l'istruire, e deve parere, quando in verità è solo un mezzo essendo il vero fine il dilettare) i quali bisogna nascondere. E oltre il poeta s'intenda l'oratore lo storico, ed ogni qualunque scrittore.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913