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      Di più, una gran parte del bisogno che l'uomo ha di una certa arte, di un certo uso della sua ragione, consiste nel bisogno de' vestimenti.
      4° Quanto alla società, non quella primitiva, e tenue e comune anche agli animali, che ho definita di sopra, ma quella intera, e bisognosa di leggi, di costumi, di riti, di potere e sudditi, di comando e ubbidienza ec. ec. vedi quello che ne pensi la religion Cristiana p.112. capoverso 1.191. capoverso 2.
      5° La descrizione che fa Mosè del paradiso terrestre, prova che i piaceri destinati all'uomo naturale in questa vita, erano piaceri di questa vita, materiali, sensibili, [401]e corporali, e così per tanto la felicità. Oltracciò Dio pose Adamo in paradiso voluptatis ut OPERARETUR et custodiret illum. (2.15.) Dunque sebben l'uomo fu condannato dopo il peccato a lavorar la terra maledetta nell'opera di esso, (3.17.) e scacciato dal paradiso di voluttà (3.23.) ut operaretur terram de qua sumptus est (ib.), si deve intendere a lavorarla con sudore, e con ingratitudine d'essa terra, secondo il contesto della Genesi, e non che la sua vita avanti il peccato, e la sua felicità dovesse consistere nella contemplazione, ed essere inattiva, ossia senza opere e occupazioni corporali ed esterne, e piacere di queste opere. Infatti chi non vede che l'uomo corrotto, ossia l'uomo tal qual è oggi ha molto più bisogni degli altri viventi, molto più ostacoli a proccurarsi il necessario, e quindi ha mestieri di molto più fatica per la sua conservazione? Fatica di stento, comandata dalla ragione e dalla necessità, ma ripugnante alla natura: fatica non piacevole ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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