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      (6. Giugno 1821.). V. p.2343.
     
      [1142]Alla p.1109. Fra' quali da depositus di deponere il verbo depositare o dipositare italiano, e lo spagnuolo depositar e il latinobarbaro depositare, verbo che continua quanto si può l'azione del deporre, significando il deporre una cosa che non si debba ripigliare così tosto, o il deporla raccomandandola, e commettendola alla fede, o ponendo in cura e custodia altrui, che ognun vede essere azione più lunga del deporre, e quanto il deporre sia più semplice. Il Glossar. latino barbaro ha similmente assertare ec. da assertus ec. usitare frequentativo ec. da usus ec. conservato in italiano, come pure il suo participio in francese ec. V. il detto Glossar.
      Molti di così fatti verbi che si stimano di origine o barbara o recente, e nati ne' tempi della bassa latinità, o ne' principii delle lingue nostre, io credo che sieno antichi continuativi latini o perduti o non ammessi nell'uso de' buoni scrittori, e pervenuti alla lingue nostre mediante il latino volgare. Portiamone alcune prove.
      Versare è continuativo di vertere dal suo participio versus. Il Forcellini lo chiama frequentativo. E io domando se in questi esempi ch'egli adduce (v. gli esempi del primo §.) versare importa frequenza o continuazione. E così quando Orazio disse
     
      Vos exemplaria graecaNocturna versate manu, versate diurna
     
      facilmente si vede che dicendo vertite avrebbe detto assai meno, e significata l'assiduità molto impropriamente. Così discorrete del passivo versari che [1143]significa un'azione o passione della quale non so qual possa essere di sua natura più continua.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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