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      Così la f è differente dal p, quantunque sia composta di questo suono, e di un'aspirazione o soffio, e i greci anticamente l'esprimessero col carattere del p, e con quello dell'aspirazione cioè H. Quel suono che contiene veramente il g e la l, è quello della nostra parola Inglese, o del francese aigle, anzi generalmente del francese gl, ben diverso dal nostro gli. Tuttavia si può lodare, l'avere (per maggior semplicità dell'alfabeto) rappresentato questo suono, co' due caratteri, del suono de' quali partecipa; il che dimostra la sottigliezza con cui s'è analizzata la voce articolata, fino a decomporre parecchi suoni che non equivalgono precisamente a verun altro. Questa lode però spetta particolarmente alla lingua italiana, giacchè i francesi esprimono il detto suono con due ll, e così gli spagnuoli. Carattere insufficiente, e male appropriato, e che dimostra minor sottigliezza di analisi. V. p.1345. capoverso 2. Nel qual proposito mi piace di riferire quello che dice M. Beauzée (Encycl. méthod. in H.), parlando di un altro carattere, cioè dell'h. Il semble qu'il auroit été plus raisonnable de supprimer de [1344]notre orthographe tout caractere muet: et celle des Italiens doit par-là meme arriver plutôt que la nôtre à son point de perfection, parce qu 'ils ont la liberté de supprimer les H muetes. La mia osservazione ancora può molto servire a mostrare quanto la scrittura materiale italiana e il suo sistema sia più filosofico, e al tempo stesso più naturale che forse qualunque altro.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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