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      Non è dunque vero in se stesso, che lo spirito umano progredisce, graduatamente, e giovandosi principalmente dei lumi proccuratigli dal tempo, e delle verità già scoperte da altri, e deducendone nuove conseguenze, e seguitando la fabbrica già cominciata, e adoprando i materiali già preparati.
      Se noi potessimo interrogare i sommi scopritori delle più sublimi, profonde ed estese [1349]verità, sapremmo quante poche di queste scoperte si debbano ai lumi somministrati dalle età precedenti; quanti di detti geni, per l'ordinario intolleranti degli studi, abbiano ignorate le verità già scoperte ec.; quanti abbiano ritrovate le grandi verità che hanno manifestate al mondo, non prevalendosi delle cognizioni altrui, ma da loro stessi, e in seguito de' soli loro pensieri; e piuttosto dopo ritrovate, si siano accorti ch'elle erano conseguenze delle già conosciute, di quello che ne le abbiano dedotte, e se ne sieno serviti, quantunque dopo trovate, ne abbiano considerati e mostrati i rapporti ec. ec. ec. Esempio di Pascal ec. Bacone aveva già scoperto tante verità che fanno stupire i moderni più profondi e illuminati. Ora egli scriveva nel tempo del rinascimento della filosofia, anzi era quasi il primo filosofo moderno: e quindi il primo vide assai più che non saprebbero vedere infiniti suoi successori, con tutti i lumi in seguito acquistati.
      Qual è dunque la ragione per cui lo spirito umano, ha trovate ne' due ultimi secoli, tante verità profondissime, tanto ignote a tutti i passati? Dico la ragione principale, giacchè quella che ho detta, benchè certo sia una ragione, non è però principale, o certo non è universale.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Pascal