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      E la preferenza che si dà [1381]alle forme del viso, e la maggiore o minore attenzione che vi si pone, va sempre in proporzione della maggiore o minore abitudine di riserva o di licenza, sì negli uomini sì nelle donne. E gli amori sentimentali, di cui gli sfrenati non sono capaci, derivano sempre assai più dalle forme del viso, che della persona ec. ec. È osservabile finalmente che il giudizio delle donne circa la bellezza o bruttezza sì del viso come della persona, nel loro sesso, tarda sempre più a formarsi che quello degli uomini, e non arriva mai a quel punto, e così degli uomini viceversa. Nel che è pur nuovamente osservabile che quel giudizio sul bello o brutto umano che possono acquistare i fanciulli prima della sensualità qualunque, è presso a poco egualmente e indifferentemente formato circa il loro sesso, che circa l'altro. Dico presso a poco, perchè un'alquanto maggiore inclinazione al sesso differente, si fa sentire all'uomo sino da' primissimi anni, e questa produce sempre in lui un'alquanto maggiore osservazione circa quel sesso ec. ec.
      (23.Luglio 1821.)
     
      [1382]Il soddisfare a un bisogno, il liberarsi da un incomodo è molto maggior piacere che il non provarlo. Anzi questo non è piacere, quello sì, e lo è bene spesso semplicemente in quanto alla sola soddisfazione del bisogno ec. quantunque nell'azione che vi soddisfa, la natura non abbia posto alcun piacere particolare distinto e indipendente, come l'ha posto p.e. nel cibarsi. E va per lo più in ragione della maggiore o minore intensità del bisogno ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Luglio