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      Osservate e vedrete che questa somiglianza siede principalmente nell'occhio. E generalmente parlando l'occhio di ciascun animale [1579]determina la sua fisonomia, e l'impressione ch'ella ci fa. Un animale senz'occhi, o i cui occhi non si vedano, o sien fatti diversamente dai nostri (come quelli delle lumache), tali animali non hanno fisonomia per noi; talora neppur ci paiono appartenenti al nostro genere, cioè al regno animale. E lo ci parrebbero se avessero occhi simili ai nostri, quando anche tutto il resto della loro forma differisse affatto dalle forme generalmente comuni agli animali. L'occhio insomma sembra essere il costituente di ciò che si chiama fisonomia, e quasi anche (almeno nella nostra idea) di tutto l'aspetto dell'animale.
      L'altezza della fronte è indizio di talento, d'anima nobile, suscettibile, capace ec. V. Lavater. E l'altezza della fronte è bellezza e piace; e viceversa la bassezza.
      Il volto è la parte più significativa dell'uomo. E il volto è la parte principale della bellezza umana, come ho sviluppato altrove.
      (28. Agos. 1821.)
     
      Per un esempio e in conferma di quanto ho detto altrove, che l'eleganza, la grazia ec. dello scrivere antico, la semplicità de' concetti e de' modi, la purità ec. della lingua, sono o in tutto o in parte piaceri artifiziali, dipendenti dall'assuefazione e dall'opinione, relativi ec. e fanno maggior effetto in noi, e ci piacciono più che agli stessi antichi, a quegli stessi scrittori che ci recano oggidì tali piaceri ec. ec. si può addurre il Petrarca, [1580]e il disprezzo in che egli teneva i suoi scritti volgari, apprezzando i latini che più non si curano.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Lavater Petrarca