Pagina (1266/1913)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora le relazioni ch'egli ha con gli uomini, sono l'unico mezzo ch'egli ha di acquistarne esperienza. Dunque egli non può mai conoscer la vera natura di coloro a' quali comanda, e de' quali deve regolar la vita. Io ho molto conosciuto una Signora che non essendo quasi mai uscita dal suo cerchio domestico, ed avvezza a esser sempre ubbidita, non aveva imparato mai a comandare, non aveva la menoma idea di quest'arte, nutriva in questo proposito mille opinioni assurde e ridicole, e se talvolta non era ubbidita, perdeva la carta del navigare. Ell'era frattanto di molto spirito e talento, sufficientemente istruita, e studiosamente educata. Ella si figurava gli uomini affatto diversi da quel che sono: [1588]il principe che ne vede e tratta assai più, benchè li veda assai più diversi da quelli che sono, tuttavia potrà conoscerli forse alquanto meglio; ma proporzionatamente parlando, e attesa la tanto maggior cognizione degli uomini che bisogna a governare una nazione, di quella che a governare una famiglia, io credo che un principe sappia tanto regnare, quanto quella dama comandare a' figli e a' domestici. Sotto questo riguardo il regno elettivo sarebbe assai preferibile all'ereditario. Vero è però che niuno conosce gli uomini interamente, come bisognerebbe per ben governarli. Connaître un autre parfaitement serait l'étude d'une vie entière; qu'est-ce donc qu'on entend par connaître les hommes? les gouverner, cela se peut, mais les comprendre, Dieu seul le fait. (Corinne. l.10. ch.1. t.2. p.114.).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Dieu Corinne