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      Quest'è una verità che si sente senza bisogno di provarla. La natura ha posto mille ostacoli allo sviluppo della ragione ec. ma ha per tutti i versi favorito il pieno sviluppo delle facoltà corporali, e il vigore del corpo ec. ec. Gli uomini hanno avuto bisogno di moltissimi secoli per arrivare a questo sviluppo della ragione: ma lo sviluppo del corpo umano è stato perfetto da principio, ed è andato anzi deteriorando col progresso del tempo e della civiltà. La natura o per disposizioni ingenite, o per disposizioni accidentali ma inevitabili e ordinarie, ha negato alla maggior parte degl'intelletti la possibilità o di svilupparsi, o di giungere in qualunque modo alla pretesa perfezione; ma a nessuno, se non per inconvenienti casuali e imprevedibili, ha negato la facoltà di [1600]conseguire il ben essere del corpo; anzi questo, tolti i detti inconvenienti casuali e fuor d'ordine, si porta naturalmente con se nascendo. Egli è dunque evidente che la natura ha stabilita al corpo umano la perfezione del vigore ec. ec.; che il pieno ben essere e floridezza del corpo, è perfezione, non mica accidentale, ma essenziale e propria dell'uomo, e ordinata dalla natura, come in ordine a tutti gli altri esseri. Egli è anzi evidente che il corpo fu considerato dalla natura nell'uomo siccome negli altri viventi, più che l'animo, e per conseguenza che la sua perfezione è assolutamente voluta dalla natura, e per conseguenza non può essere perfezione dell'uomo quella che si oppone alla sopraddetta, giacchè contrasta colla sua propria e naturale essenza, e ripugna a una qualità non accidentale, ma ordinata dalla natura.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913