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      Il mio sistema abbracciando e ammettendo quasi tutto il sistema dell'ateismo, negando tutti i sistemi ec. e pur facendone risultare l'idea costante di Dio, religione, morale ec. mi par l'ultima e decisiva prova della religione; o se non altro che non può per ragioni esser dimostrata falsa quella rivelazione, che d'altronde avendo prove di fatto, si deve tenere per vera, perchè il fatto nel mio sistema decide, e la ragione non se gli può mai opporre.
      Ma, se Dio è superiore alla morale, se il buono o cattivo non esiste assolutamente ec. Dio non può egli ingannarci in ciò che ci ha rivelato, promesso, minacciato ec.? - No, perch'egli ci vieta d'ingannare. La legge ch'egli ci ha data, quel modo del suo essere ch'egli ci ha [1644]manifestato, la maniera in cui l'ha fatto, i rapporti che ha preso con noi, i doveri che ci ha prescritti verso lui, verso i nostri simili, verso noi stessi, ciò che ci ha proibito, gl'insegnamenti che ci ha dato, la verità che ci ha fatto amare, la natura in cui ci ha formati, l'ordine di cose che ha stabilito, ec. decidono del modo in cui egli deve portarsi verso noi, cioè ha voluto e vorrà portarsi, si è portato e porterà. Altrimenti non sarebbero buoni i suoi rapporti verso noi, e quindi egli non sarebbe buono o perfetto cioè conveniente ed in intera armonia rispetto a noi, ed a quest'ordine di cose, che egli poteva bene tutt'altrimenti costituire, ma ha costituito in questo tal modo in cui l'ingannare è male. Il nostro modo, la nostra facoltà di ragionare è giusta e capace del vero, quando si restringe all'ordine di cose che noi conosciamo o possiamo conoscere, e che in qualche maniera ci appartiene, ed alle cose che vi hanno rapporto, in quanto ve lo hanno.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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