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      Pure accade tutto l'opposto. Le scienze, (come dicono) si perfezionano col tempo, e la letteratura si guasta. Un secolo distrugge la scienza del secolo passato: la letteratura resta immobile, o se si muta, si riconosce ben tosto per corrotta, e si torna indietro. Che cosa dunque è più stabile, la natura o la ragione? E che cosa è la nostra pretensione di conoscere il vero? gli antichi s'immaginavano di conoscerlo al pari di noi. Che cosa è lo stesso vero? Quali sono le verità assolute? quando non siamo punto sicuri [1709]che il venturo secolo non dubiti di ciò che noi teniamo per certo: anzi mirando all'esempio di tutti i secoli passati, e del nostro, siamo sicuri del contrario.
      (15. Sett. 1821.)
     
      Dice il Rocca che gli spagnuoli nell'ultima guerra, non si facevano scrupolo, anzi dovere di mancar pubblicamente o privatamente di parola a' francesi, tradirli comunque, pagare i lor benefizi individuali con cercar di uccidere il benefattore. ec. ec. Così tutti i popoli naturali. Ed egli lo racconta specialmente dei contadini. Quindi deducete 1. che cosa sia la pretesa legge naturale, doveri universali dell'uomo verso i suoi simili, diritti delle genti ancor che nemiche (e notate che l'uomo naturale è nemico di ciascun uomo). 2. qual sia la natura e il sistema dell'odio nazionale proprio di tutti i popoli non raffinati, e quindi degli antichi. Osservate ancora la somma religione degli spagnuoli, la quale pur non bastava a storcere le loro inclinazioni naturali, e i dettami di colei che si considera come autrice ec. della morale; quantunque la religion cristiana sia una specie di civilizzazione, com'è figlia di lei.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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