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      E se bene osserverete troverete sempre in queste tali famiglie un vocabolarietto proprio, composto ne' modi che ho detto. E potrete anche osservare in molte di queste, [1757]parecchie parole antichissime, e uscite dell'uso corrente, ma conservate e trasmesse di generazione in generazione in dette famiglie. Cosa che a me è successo più volte di osservare, e quelle parole o frasi non le ho mai sentite fuori o di quella tal famiglia, o di quella tal parentela. Negli altri generi di famiglie il detto effetto sarà minore, ma pur sempre avrà luogo proporzionatamente. Così le lingue si van dividendo appoco appoco nel seno di una stessa società, di uno stesso paese; il costume del padre si comunica al figlio, e si perpetua; il figlio pure inventa qualche parola ec. ec. e parimente la partecipa; le figlie le portano nelle famiglie in cui entrano; e la lingua umana si va tuttogiorno diversificando e cangiando faccia; e ciascuna famiglia viene a differire alquanto dalle altre nella significazione de' suoi pensieri. (o parlata o anche scritta).
      (21. Sett. 1821.)
     
      [1758]Alla p.1723. Il caso della persona che ho detto, era poi similissimo a quello insomma di tutte le persone non assuefatte alla musica, e massime delle persone rozze, e del volgo. E derivava non solo da poca delicatezza naturale di orecchio o di organi interiori, ma da poca assuefazione dei medesimi, e dal non essersi conformati mediante l'esercizio, in modo che quello che naturalmente non è piacevole, o poco, lo divenisse in virtù della disposizione acquisita.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913