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      La letteratura antica per grande ch'ella sia, non basta alla lingua moderna. La lingua (massime dove non è società) è sempre formata e determinata dalla letteratura: dico sempre, cioè successivamente e in ciascun tempo: onde la lingua presente essendo moderna dev'essere determinata non dalla letteratura antica, cioè da quella che la determinò, ma da una che attualmente la determini, cioè da una letteratura moderna. E quindi le province e città d'Italia che oggi più delle altre fioriscono in letteratura, hanno assai più diritto [2126]a determinar la lingua italiana moderna, che la Toscana e Firenze. Giacchè questo diritto, ed anche questa influenza di fatto, non la può dare in Italia (e nelle nazioni senza capitale e senza società ec.) se non un'assoluta preponderanza attuale in fatto di letteratura, unica determinatrice della lingua, perchè unica cosa nazionale e generale in un paese senza società, senza unità politica, nè d'altro genere. (19. Nov. 1821.). Posto eziandio che il toscano fosse più bello e migliore che l'italiano (come l'attico del greco comune), nondimeno gli scrittori dovrebbero assolutamente appigliarsi a questo men bello, e lasciar quello, giacchè non sono obbligati al più bello, ma al comune e nazionale.
     
      La gran libertà, varietà, ricchezza della lingua greca, ed italiana, (siccome oggi della tedesca) qualità proprie del loro carattere, oltre le altre cagioni assegnatene altrove, riconosce come una delle principali cause la circostanza contraria a quella che produsse le qualità contrarie nella lingua latina e francese; cioè la mancanza di capitale, di società nazionale, di unità politica, e di un centro di costumi, opinioni, [2127]spirito, letteratura e lingua nazionale.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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